Dopo duecento anni, lasciare la sede storica dell’azienda Pieropan, nel centro del paese e annessa all’abitazione, è stata una scelta difficile e dolorosa, come se il luogo delle emozioni e dei sentimenti di più generazioni svanisse, per dare spazio ad una nuova avventura.
Così è stato. Nel 2015 la famiglia, per una serie di circostanze fortuite, acquista un fondo ideale, sito nel cuore dei vigneti di Soave, idoneo per costruire una nuova cantina con i requisiti di spazio e logistica, indispensabili ai nuovi tempi.
Il progetto, unico per innovazione e integrazione con il territorio, persuade la famiglia. La struttura molto ampia, perfettamente inserita nell’ambiente, è ipogea, completamente interrata sotto la collina, ad eccezione del fronte.
La facciata si snoda sinuosa, completamente rivestita in pietra di Vicenza, materia che vive le stagioni e che si modifica con il tempo.
I vari ambienti di lavoro, all’interno, sono allestiti in armonia con le fasi della lavorazione del vino e sono caratterizzati da elementi che creano suggestioni ed emozioni coinvolgenti. L’ambiente esterno è circondato da vigneti di proprietà, anche sperimentali, per coinvolgere e condividere la conoscenza.
L’opera, fortemente voluta da Leonildo, è stata condivisa con l’architetto Moreno Zurlo in tutti i passaggi realizzativi, fino alla sua prematura scomparsa. Andrea e Dario hanno portato a termine la cantina con amore e dedizione, in onore del padre, testimone unico e grande del territorio di Soave. Tale realtà rappresenta per la famiglia un forte rinnovamento, nel solco della tradizione, perché il “futuro ha un cuore antico”.